lunedì 28 febbraio 2011

la Francia cammina sempre più verso il modello Italia?

ultimamente dicono che la Francia si avvia verso il modello Italia, in negativo ovviamente, citando l'avvicinamento di Sarko al modello Berlù, ma non solo...l'altro giorno sul treno da Chambery verso Lyon una signora mi fa osservare che ultimamente i treni in Francia sono spesso in ritardo, l'occasione era l'annuncio di un ritardo di 5 minuti del treno sul qualeeravamo seduti uno di fronte all'altra...Poi, un esempio positivo, un controllore mi chiede il biglietto e dato che non ce l'ho mi chiede i soldi, io chiedo quanto costa, lui dice 25 euro, io dico che ho 10, lui dice che sono troppo pochi, io dico 15 e lui mi dice che va bene e mi fa il biglietto, una umanità "strana" in Francia, una elasticità tutta italiana, questo in positivo. SUl TGV da Lyon a Bruxelles succede una cosa ancora più strana. Ci sono almeno tre controllori, passano e non dicono niente, non chiedono biglietti. Poi passano e di nuovo, uno si ferma alla mia altezza, sta per cheidermi qualcosa, penso che mi cheiderà il biglietto, invece si gira verso una donna che é seduta accanto a me ma dall'altra parte del corridoio, la signora dice qualcosa e lui dice 3va be tutto a posto", e se ne va. Mia madre avrebbe detto 3Lode al Signore3, "la Provvidenza", 3é stato il Signore a illuminare il controllore servendosi della donna", più razionalmente pesno che il posto in cui ero seduto lo aveva prenotato la signora ma poi si era spostata e quindi aveva detto che non c'era problema, potevo rimanere dov'ero, risolvendomi senza saperlo due problemi: la prenotazione e il biglietto (che non avevo, ovviamente, né questo né quello, va da sé).

Poi, in negativo, sale un controllore a Lille. Somiglia a quello di prima, e quindi mi inganna perché penso sia lo stesso. Mi dico che non mi chiederà il biglietto perché ormai sono a posto. Invece non é quello di prima, e mi chiede il biglietto. Gli dico che non ce l'ho e che non ho 50 euro per fare il biglietto ( é il costo del tratto fino a Bruxelles in base a quello che mi dice lui). Gli dico che posso dargli un documento per farmi un biglietto da pagare dopo (che io non paghero' comunque). Lui mi dce che no che chiama la Polizia. Io dico " ma come? A timpu di guerra no e a timpu di paci si'?", per dire che non sto chiedendo niente di irregolare. Lui si accanisce e comincia a citarmi l'Italia, "in Italia lo paghi il biglietto?", io dico "si" anche se dovrei dire di più, e cioé non sempre, ma ho sonno perché ho dormito poco e non mi sembra il caso di sottilizzare, a prescindere dal sonno. Gli dico che altre volte é capitato in Francia e funziona cosi, lui si accanisce ancora di più, scadendo nel comico, "ah allora non é la prima volta, adesso chiamo la polizia"; E' ridicolo, talmente ridicolo che la Polizia, che lui chiama e sento che gli dice al telefono "C'é un italiano che non vuole pagare il biglietto coi soldi", lo manda a fare in culo o qualcosa del genere. Infatti dopo un po' mi chiama nel corridoio e sembra ancora più incazzato perché la polizia gli ha detto che non puo' venire, anche perché, a pensarci bene, dove cazzo deve venire? a Bruxelles? perché é un TGV e dopo Lille fermerà a Bruxelles, quindi c'é una frontiera da attraversare, e nessun motivo per cui appellarsi alla polizia! Allora lui comincia a provocarmi, in Italia lo paghi e qui no, se io vengo in Italia pago, che mestiere fai? Ah l'attore, se chi viene a vedere i tuoi spettacoli non paga tu non ti incazzi? Insomma, ridicolo, meno male che avevo dormito poco, comunque l'esperienza mi serve, oltre che come documento, anche perché l'adrenalina che mi smuove mi permette di ripassarmi un epzzo del monologo Milano chim era che avevo abbandonato perché ...mi si erano chiusi gli occhietti! A.

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