venerdì 9 novembre 2007

sottotorchioasiena

Niente! cche dire? proprio niente, che poi tutto è nulla, quindi non dico niente e ho detto tutto. Cerco di fare melina per vedere se riesco a far venire a galla l'amarezza e la frustrazione di questa seconda serata, anzi, replica, di Lu jurnu di tutti li santi. La cosa che più mi amareggia e al tempo stesso diverte è la canzone che abbiamo scritto con Andrea, il tecnico delle luci che mi ha seguito in questi giorni. La canzone fa così: L'eversione applicata/alla campagna toscana/Che vuol dire in pratica/vado a raccogliere le olive/L'oliveto non è mio/Ma il mulino sì
Abito in un casolare/Ma le vacanze a New York/Sogno di vivere a Barcellona/Ma ci vado solo un pò/Conosco anarchici duri/Li condivido non trop/Conosco Lotta Continua/Lo leggeva papà/Lui adesso è avvocato/coi compagni gioca a bridge/Mi piace il subcomandante/perchè il passamontagna fa chic!

A parte gli accordi che mancano e l'approssimatività di certe strofe, o la prevedibilità, sta sera mi si è abbattuta quasi come un macigno sulla testa la consapevolezza di aver abitato e frequentato gente e luoghi, nelle campagne senesi soprattutto, che si droga molto più di chi è considerato drogato, con sostanze o con atteggiamenti quasi sempre legali, e che presume e si arroga il diritto di dire o fare la scena di sovvertire il sistema...standosene rintanato nel proprio orticello e vivendo sulla soglia di una depressione latente che Cristopher Lasch ha descritto diversi anni fa nel libro La cultura del narcisismo. Mi scusino i destinatari e gli interessati di queste parole, "compagni e compagne" del senese, ma ce l'ho soprattutto con me stesso che mi sono "bevuto" la merda senese di questi ultimi anni senza capire da subito in che melma mi stavo muovendo, quindi vuol dire che sono messo prorio male! E se sto uscendo da questo tunnel di frequentazioni e di riferimenti mi dispiace che altri rimangano indietro e facciano la mossa di volerne uscire mentre invece tendono ad affondare anche chi gli sta vicino. Sono particolarmente velenoso, ma quando ci vuole ci vuole! Vabè che il teatro non lo vogliono più neanche gratis, ma almeno tu pezzo di merda che dici vengo vengo lasciami un biglietto omaggio, potresti evitare di fare questa sceneggiata miserevole e di farmi respirare la tua depressione latente: potresti dirmi subito che sei nella merda fino al collo e hai bisogno di aiuto e che uno che esprime e incanala la merda ti fa sentire ancora più infognato e ti distruba, allora hai bisogno di un qualcuno o qualcosa che ti dia una botta e ti faccia risvegliare definitivamente e faccia uscire da un torpore complice! Non mi rivolgo a persone particolari, ma a qualcuno sì, non mi importa fare nomi precisi, chi leggerà questo sfogo sa a chi mi riferisco, chi vorrà rispondere lo faccia anche se io preferirei di no, preferirei mandarvi a fare in culo con letizia e sincerità. E poi mi vengono a parlare di proteste e manifestazioni contro l'ampliamento dell'aeroporto: fer farsi belli e scaricare un pò di frustrazioni, per farsi un pò di canne e un pò di autosegregazioni campagnole, per questo siete bravi, ma se vi si chiede di tirar fuori le palle per darsi da fare seriamente, con coscienza e responsabilità individuale, siamo a livello di depressione e di libertà vigilata, di sofferenza nascosta e felicità e amore spacciati per buone, mi fate schifo porco Dio! Antonio Strano

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