giovedì 3 gennaio 2008

mafiacomunista

Mafia comunista

Il fatto e’ che uno a volte tocca tasti dolenti senza accorgersene. Per esempio fra qualche mese ricorre il biennio, il secondo anniversario di quella catastrofe che qualcuno aveva presagito. Ora, non e’ per fare le Cassandre, ma un po’ di decenni fa, ma non troppo, un certo Lorenzo Milani, aveva scritto che per essere profeti non occorre chissa’ quale impegno, basta leggere gli utlimi quarant’anni di storia (lo escribeba nel los anos ’60). Diceba tambien, don Lorenzo Milani, a Pipetta, un “companero” comunista : “Ahora acemos la lucha unidos, ma quando avremo vinto, tu andrai al potere, io restero’ dalla parte degli oprimidos”

Ad aprile del 2006 mi trovavo a passare da Napoli, e uscendo da una botteguida de comercio equitable, una chica me diceba que estaba muy delusa por ver votato Rifondazione comunista, después pochi giorni dalle elezioni. E’ una delle poche testimonianze di autocritica sentita e sincera, raccolta casualmente da una bocca giovane. Un’altra testimonianza del genere mi e’ venuta da una donna ex partigiana (luglio 2007, Val Varaita, colloquio informale, campeggio di resistenza montanara Resistere), la quale diceva che quando aveva visto Bertinotti presidente Della camera avrebbe voluto spaccare la foto incorniciata in cui era ritratta accanto al Fausto nazionale.

Ora (per fare un po’ di riassuntino): dalla Val di Susa (dove i voti del centro e centro destra si sono spostati su Rifondazione e Verdi: ho visto di persona Pecoraro Scanio dire a una signora, vicino Susa, durante un comizio del febbraio 2006: “Lei ci da il voto e poi ce la vediamo noi”, con il sorriso sornione che sa fare lui) agli anarchici arrestati a Bologna a ottobre del 2007 (senza dimenticare quelli arrestati a fine ottobre tra Perugia e Spoleto, passando per l’Operazione Tramonto ecc.);la caccia ai Rom di Opera e Pavia (tra 2006 e 2007); e poi le recenti prospettive e provvedimenti contro i lavavetri e i Rom e romeni, e qui mi vorrei fermare per citare un aneddoto significativo : ho visto di persona un controllore di trenitalia minacciare un romeno che mendicava sul treno: “Da domani te ne torni in Romania”…..Fino a un po’ di tempo fa avrei detto: va be’, poi ci scrivo una canzone! Invece quella volta, forse anche perche’ da quando sono stati arrestati i ragazzi del 13 ottobre – ero con loro fino a poche ore prima, certe cose ti segnano…- non riesco fácilmente a “digerire” (per esempio l’arresto di quattro ragazzi perche’ tentano di difendere una donna da un TSO) tutti gli orrori quotidiani, ecco, su quel treno ho chiesto al controllore cosa stesse facendo (era in uno spazio chiuso con il poliziotto e insieme “torturavano psicologicamente” il romeno). Il controllore ha sentito di essere controllato, ci e’ rimaste male, che qualcuno controllasse il controllore, uno qualunque, senza neanche biglietto per viaggiare sul treno…

E’ bastata la voce di una coscienza che insorge. Questo per dire la tristezza delle nostre pasión quotidiane: incatenate, anche e soprattutto dai riti quotidiani incatenanti (il biglietto a tutti i costi; le votazioni a tutti i costi…): “protagonista per un giorno, schiavo per una vita: vota!”, c’era scritto su un muro di firenze, aprile 2006…

Ora pero’, i nodi vengono al pettine. Ci sono responsabilita’ da distribuire, da gestire….E prima o poi le responsabilita’ si paganao,. Non e’ che sempre e comunque devono pagare i “profeti” e i “don Milani”..., cioe’ quelli che dicono prima come andranno le cose e si sentono dire “Tu sei un qualunquista, un disfattista”. In realta’ sono un disfattista, nel senso che rompo il velo Della mafia (comunista, postcomunista, rifondazionista…) e allora…Chi vota con presunzione, con moralismo varii verso chi non vota e “paga” nel quotidiano il voto del mafioso comunista o di sinistra che sia…Ora debe rispondere, ma non solo a parole o con un “mi dispiace”, “quasi quasi me ne pento”, ma poi nel concreto en el cuotidiano ignora e quasi disprezza la realta’ di chi paga le colpe del voto moralista e postcomunista…Ecco, il problema e’ che non dovrebbero esistere certe parole (o le cause di certe parole): tipo “mafia comunista” (la prima volta l’ho sentita a febbraio del 2006, in Val di Susa); non dovremmo tollerare parole come “masonería comunista” (me lo diceva uno di Perugia a setiembre del 2006 per dire chi comanda in Umbria); vabe’, gli anarchici storici (non quelli piu’ o meno vicini ai comunisti pero’!) “sanno” che il comunismo e’ stato sempre piu’ nefasto dei fascisti nei confronti degli anarchici e dei dissidenti comunisti (un esempio su tutti: il 1936 in Spagna, guerra civile: vedi film Terra e liberta’ di Ken Loach)…Pero’ prima c’erano tanti comunisti che occupavano le terre, sindacalisti…costretti a partire o a morire..A me últimamente e’ capitato di scappare da un assessosre di rifondazione comunista per evitare di fare “danno”! Eh! Tempi che cambiano, ora Rifondazione Comunista ha “abbracciato” la nonviolenza, pero’ continua a buttar fuori “dissidenti” (vedi la cacciata di Ferrando nel febbraio del 2006) e…soprattutto…questo e’ un dato personale ma significativo…Molto indirectamente, una persona a me molto vicina, per due o tre volte, molto indirectamente mi ha manifestado disagio quasi irrazionale, irritazione, nervosismo quasi inspiegabile: la prima volta era giugno del 2006, ero andato a Milano per il corteo di solidarieta’ ai ragazzi arrestati l’11 marzo 2006 in Corso Buenos Aires; la seconda volta dopo piu’ di un anno: ero andato all’udienza del processo sempre degli stessi arrestati. Questa persona ha votato (non credo si sia pentita ne’ abbia elaborato quel “colpo di testa”, e comunque quando votava diceva a quelli che non votavano e avvertivano del rischio di cui tanti sapevano, diceva cose tipo “Se non vinciamo e’ colpa tua!”, comunque, manco a dirlo, aveva votato Rifondazione e quindi l’Unione). La seconda volta ricordo che scrissi a questa persona qualche riga per salutarla, visto che stavo partendo da Milano. Avevo scritto anche che ero molto preoccupato e in pena per i ragazzi arresati il 13 ottobre a Bologna. Mi scrisse una mail molto dura. Inspiegabile? In ogni caso mi feri’. Col senno di poi (son passati piu’ due mesi posto ora)…mi viene da fare qualche domanda e qualche collegamento…

Un altro e conclusivo dato personale: giorni fa un compagno di gioventu’ ribelloide e falsata da miseria e cattocomunismo non ben definiti, un compaesano, scherzando mi chiamava “anarchico”, con un tono un po’ sfottente, ma bonario, affettuoso, come e’ nel suo modo di fare e parlare almeno nei miei confronti. Proprio in questi giorni pensavo che era statu lui a coinvolgermi diversi anni fa nell’organizzazione del comizio elettroale di C.D., l’assessore comunista rifondata dalla quale sono scappato ferito e strasvilito qualche giorno fa….Ora quel compaesano sta in America, l’America che mise alla sedia elettrica Sacco e Vanzetti e perseguitava i “rossi”..:Ora non piu’, lui che e’ tendenzialmente comunista (rifondato?) li’ dice che non ha problema, quindi qualche progresso lo abbiamo fatto, o no?

Antonio Strano

Nessun commento: