sabato 3 settembre 2011

La criminalizzazione dell'indolenza tra Otranto e Londra

Salve, amici e amiche, qui Otranto, basso Salento, o pazzo Salento! Ultime notizie dalla trincea, le automobili e i loro dipendenti continuano a fare stragi nelle strade tanto che i giornali locali ormai sono al limite: bollettino di guerra autoimmobilistica o....no? Il Quotidiano di Lecce continua a riportare notizie di sparatorie e cannonate sotto forma di "macchinate incidentale", ebbene sì, siamo in guerra da almeno un secolo e l'industria dell'automobile è in prima linea, in primo piano, causa prima, non lo dimentichiamo anche se a volte ci vogliono far sembrare che la guerra sia solo quella in Afghanistan, dove comunque si muore ancora, si muore anche di sindrome da guerra in Iraq come ci racconta il reportage de la Repubblica di due giorni fa o forse ieri?

Non è guerra, è un processo ineluttabile ma arrestabile, basta scoprirlo, come fa quel pittore di Otranto, che mentre dipinge nel cortile adiacente al castello Aragonese, espone un cartello con scritte alcune cose tipo che dal 2001 al 2009 si sono sfracellate 58 mila vita per le strade con e dentro e fuori e a casus a delle armi improprie chiamate automobili che ci immobilizzano sempre più anche se sono utili ingannevoli e necessarie e micidiali!

La strada, la strada...A Otranto si lavora bene per strada, c'è accoglienza, rispetto per gli artisti di strada, ma...però...mhhhh, però...

Quando? chi? fino a quando? Si lavora bene sì, però...l'accoglienza, quella accoglienza e solidarietà di cui parlava un professore di Ginevra per difendere le Notti dalla Taranta dalla "accusa" di evasionismo...ecco, quel professore prezzolato voleva farci ingoiare la pillola, e cioè che le Notti della Taranta sono un rito di accoglienza e solidarietà e non solo evasionismo, e comunque, concludeva il prezzolato dalle pagine del Quotidiano di Lecce una settimana fa circa, per chi non ci piacciono le Notti della Taranta si può accomodare nelle tante sagre e tante discoteche, come per dire che la Notte della Taranta è più nobile e di spessore delle velatamente disprezzate" sagre e discoteche! Il prezzolato voleva convincerci che vale la pena farsi una tarantata perché è sempre meglio che...io lo mando a fare in culo il prezzolato, perché una volta sono andato a Torre Paduli a Santu Roccu ed era una bolgia, preferisco le feste di paese di Santo Rocco del mio paese, almeno non ci sono migliaia di persone a cui non importa niente e che fanno altro che drogarsi di alcool e di balli e di sballi vari! Però io direi una cosa l prezzolato di Ginevra: gli farei prendere un treno da Nardò a Lecce (40 chilometri) che ti fanno scendere a Carmiano per prendere un autobus sostitutivo e poi ti fanno riaccendere a Novoli per prendere un treno fino a Lecce! La miseria è a portata di mano nel Salento, ma ci sono sussulti di rivolta, dai braccianti di Nardò alle rivolte dei richiedenti asilo di Bari, ma di questa vera solidarietà e accoglienza negata e denunciata il professore di Ginevra non ne parla, confermando indirettamente che le Notti della Taranta sono droga pura, alienazione, non solo evasione, perché se anche un decimo degli "sballerini" che arrivano nel Salento si occupassero e spenderebbero una parola o un gesto per le rivolte in Puglia degli ultimi giorni, forse sarebbe un po' più vero e avrebbe più senso parlare di solidarietà e accoglienza e cose del genere.

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