martedì 29 gennaio 2008

passaporti, microchip e città sepolte

Sono andata a rinnovarmi il passaporto, è stata
un'impresa, pare che ci sono dei problemi? quali
problemi?chiesi alla questurina bionda "figa" allo
sportello
rilasci. Perchè ora: cioè dal 2001 i passaporti sono
elettronici e con il microcip, non puoi viaggiare
soprattutto se vai negli Sates.
Il microcip è una specie di controllore dei tuoi
spostamenti.
così mi spiegò un distinto signore durante l'enorme fila.
Sai dopo il 2001 il terrorismo, le torri ecc...
Mi viene in mente la trasformazione delle nostre città
dove ogni
giorno qualsiasi gesto un pò vivace e vissuto,dura poco
perchè sei controllato, sei tassato devi pagare però devi
essere così, insomma o sei dei nostri o o vedi di star
buono soprattutto se sei immigrato, puzzolente, o hai le
scarpe così, perchè prendi:"le mazzate".
Ricordo il Baloon a metà degli anni '80 il sabato dopo la
lezione di disegno geometrico, ah sono stata fortunata
alla fine rispetto alle nuvoe generazioni. Orami da anni
non è più il
ritrovo alternativo liberatrio della
città è il ritrovo delle madame e dei figli
dell'arci perchè loro sono bravi pagano pare che fanno
voto, me lo disse un ambulante che si è dovuta
regolarizzare.

....Parigi, Londra, Amsterdam, Berlino,
Copenaghen, Barcellona, Roma, Milano, Bologna ecc...vecchi
miti rimasti nei ricordi di quelli che l'hanno vissute o
nei sogni infranti di chi non ha vissuto quei ultimi
momenti di libertà comunitaria... ora non ci resta che
piangere
o lottare, hasta la victoria D

2 commenti:

angelo maddalena ha detto...

passaporti, microchip e città sepolte: quello che scrive donatella me lo aveva accennato qualche giorno fa un ragazzo, il quale diceva che il passaporto elettronico ha un microchip che registra i tuoi spostamenti o qualcosa del genere; l'altro giorno sono andato a trovare G.A., e mi chiedeva come gestivo le ansie legate al fatto di non pagare deliberatamente il biglietto del treno. Io dicevo che è tutta una questione di terrorismo psicologico: la campagna mai più
senza biglietto di trenitalia da settembre del 2007, niente è cambiato, non è che ci sono più controlli e più durezza, anzi, i controllori diminuiscono anche perchè l'azienda taglia il personale, quindi c'è bisogno della voce "amica" che ti minaccia dall'altoparlante, questa voce sì che è aumentata (e lui concordava dicendo che la sente più spesso sul treno negli ultimi tempi; A. diceva anche che i controlli video sempre più diffusi nelle città rispondono a questa esigenza: inoculare paura di essere controllato, il messaggio, come diceva A., facendomi anche un pò ridere per il modo in cui lo diceva, è il seguente: "Ti stiamo controllando, magari non lo facciamo veramente, magari mai, magari sempre".

angelo maddalena ha detto...

roma termini con televideo e pubblicità assillanti, ieri, mentre telefonavo da una delle cabine vicine ai binari, alla stazione di roma termini, sentivo l'assillo delle musichette delle pubblicità che venivano dai video collocati dovunque, mi sono allontanato a cercare un'altra cabina e mi rendevo conto che non puoi scappare, le musichette si ripetono e ti assillano continuamente, dovunque vai, e non puoi dire che ti disturbano, invadono, rompono i colgioni, no, perchè fanno parte del gioco, sono "inerenti al sistema", come Seveso, Seveso era inerente al sistema, anche se da un punto di vista naturale conseguenze così distruttive e aggressive non si erano mai verificate prima di allora, è inerente al sistema, un sistema di morte travestito da benefattore, da civile, da vitalizzante, consumante, divertente, la civiltà industriale, la peste della civiltà...