domenica 12 aprile 2009

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L' intervento Il filosofo francese Bernard-Henri Lévy
No global scatenati: a Strasburgo 50 feriti
Teppisti anti Democrazia«La missione»«Se foste riusciti a trasformare il vertice in un disastro, avreste tolto la speranza a georgiani e kosovari, ucciso una seconda volta i bosniaci»Cari no global, così ferite la democrazia Paladini degli ultimi? Agite da privilegiati

Commento e critica del titolo: Gia’ il titolo e il sottotitolo sono significativi di uno scempio giornalistico: giudizi, pregiudizi e moralismo, cose inaudite per un giornale liberale come il Corriere della sera, una caduta di stile, facciamo finta che sia stata una caduta di stile.
A Strasburgo ci sono state tre grandi riunioni, di dignità e importanza disuguali: i capi di Stato e di governo, radunati per celebrare il 60° anniversario del Trattato di Washington, creatore della Nato; i rappresentanti dei giovani, giunti da tutta Europa per incontrare il presidente Obama; infine, nelle piazze, i gruppi di no global che si erano ripromessi di far sì che il vertice Nato si rivelasse, secondo la loro espressione, «un disastro»

Cenni di manicheismo: divisione in tre grandi riunioni, quelle buone, anche se dietro ci sono sfaceli e incongruenze e mafia enormi, e i cattivi, I Noglobal, che genericamente, senza distinzione di sorta, diventano tutti “quelli che volevano trasformare il vertice in un disastro. Quanti e chi sono quelli che hanno fatto questa dichiarazione ? Non saranno mica tutti ?!


. È a questi ultimi che mi rivolgo e ai quali intendo dire esattamente quanto segue.

Falso e perfido dire « E’ a quest’ultimi che mi rivolgo ». Infatti subito dopo scrive un ‘espressione che non si rivolge a loro : « Se fossero riusciti », scrive, e non « Se foste riusciti ». Assume un tono da amico o Grande fratello non avendone il diritto né la competenza (non sa fare manco una distinzione minima, come abbiamo visto prima), solo per poter catturare l’attenzione di quanti non sanno chi sia lui e quale sia la questione e la posta in gioco, tanto per giocare sporco sull’emotività, il messaggio indiretto é : « Vedete come sono buono, li condanno ma con stile, come fossi un loro compagno » …



Se fossero riusciti, come avevano dunque annunciato, a trasformare questo vertice in «un disastro», avrebbero definitivamente scoraggiato coloro che, per esempio in Afghanistan, sentono la morsa dell' ordine nero dei talebani stringersi di nuovo e hanno, come magra protezione, solo quella di mantenere le forze Nato presenti sul terreno.
Non lascia presagire nessun dubbio sugli aspetti poco chiari e poco rassicuranti della presenza NATO in Afghanistan, dell’aspetto « occupazionale » e strategico della presenza NATO in Afghanistan, non dico che é tutta merda la presenza NATO in Afghanistan e in altre parti del mondo, ma neanche tutto oro, e qui sembra che NATO=oro colato, mi pare quanto meno sospetto.



Avrebbero fatto perdere fiducia e speranza ai militanti della giovane democrazia georgiana, i quali sanno che solo la prospettiva, ripeto la prospettiva, di un' associazione con la Nato può scongiurare le manovre imperialiste di un Putin che ha già cominciato ad annettersi l' Abkhazia e l' Ossezia e le cui truppe, l' estate scorsa, erano schierate alle porte di Tbilisi. Esprimendosi così, non possono che raggelare il sangue ai nostri amici d' Europa centrale e orientale che, esattamente vent' anni fa, si liberarono del giogo dei predecessori di Putin, e sanno quanto sia fragile questo tipo di vittoria, purtroppo perfettamente reversibile. Anche loro sono consapevoli di poter contare soltanto sulla Nato per tenere a bada un esercito neostaliniano e mafioso, che non ha paura di mandare in rovina e di ridurre in cenere una Cecenia la cui più grande disgrazia era di non rientrare nella zona d' intervento della Nato. Esprimendosi così, non possono che far cadere in una terribile perplessità i cittadini della non meno giovane - e non meno imperfetta - democrazia del Kosovo, che non hanno dimenticato, nemmeno loro, che è grazie alla Nato, e alla Nato soltanto, se hanno visto la sconfitta, dieci anni più tardi, del tristemente celebre Slobodan Milosevic: nazional-comunista emerito, assassino compulsivo e psicopatico, che era stato capace di farli sentire stranieri nel proprio Paese e che solo la Nato, ripeto, costrinse a cedere. Insultano.
Qua siamo al capolavoro di falsità, moralismo e filoamericanismo travestito da alleanzatlantista (leggi : filo NATO). Per non dire della schifosa strumentalizzazione di vari popoli oppressi da vari fattori che per Levy sono tutti da ricondurre all’imperialismo russo, tacendo come spesso avviene I crimini dell’imperialismo statunitense e anche dei ambito NATO, per esempio l’aggressione della Serbia del 1999.
Ma che dico? Uccidono simbolicamente una seconda volta i 200 mila bosniaci che la Francia, l' Inghilterra, tutte le grandi democrazie, le stesse Nazioni Unite, insomma l' intera comunità internazionale hanno consentito per anni venissero uccisi dai cecchini imboscati sulle alture di Sarajevo. Pure in questo caso, soltanto quella Nato screditata, vilipesa, maltrattata dai manifestanti incappucciati è riuscita a dire basta e ad arrestare il bagno di sangue. Non parlo del Presidente Obama, in visita per la prima volta in Europa, anche lui insultato, in un certo senso, dai commando dell' antiliberalismo sfrenato.
Altro capolavoro lessicale e perfido : commando dell’antiliberalismo sfrenato, qui i nicaraguensi e tanti altri popoli sconvolti e dissanguati dai commandos foraggiati dalla CIA e benedetti spesso da Papi e Vaticano, potrebbero dire : « Ma che succede ? Capovolgiamo i termini ? I commandos hanno le armi potenti, sono organizzati, sono alimentati segretamente da governi per opprimere uno o più popoli, qua siamo di fronte a gente che tira pietre e al massimo bottiglie incendiarie costruite sul posto e stracontrollati nei loro luoghi di permanenza, tipo il campeggio dove si trovavano a sette chilometri dal centro di Strasburgo, campeggio iper controllato e dalla polizia per verificare se ci fossero ordigni o armi improprie »
E fosse solo Obama ad essere insultato! Il dramma è che, proferendo stupidi slogan, snaturando un' organizzazione che, per il fatto d' essere fino ad oggi sotto influenza americana, non può considerarsi che maledetta e quasi nazista, essi insultano, attraverso Obama, tutti coloro che, negli Stati Uniti e nel mondo, credono nella sua capacità di instaurare un ordine più giusto. I no global, ancora una volta, non hanno capito nulla.
Ovviamente, sono i Noglobal a non aver capito nulla, perché hanno insultato non solo Obama (Sant’Obama o anche Obama santo subito !), ma hanno proferito stupidi slogan snaturando un’organizzazione che, per il fatto di essere fino ad oggi sotto l’influenza americana, non puo’ considerarsi che maledetta e quasi nazista (ora si che si ragiona !), cosi facendo insultano tutti coloro che, negli Stati Uniti e nel mondo, credono nella sua capacità di instaurare bla bla bla.
Pretendono d' essere i portabandiera degli umili, dei piccoli dannati della terra, mentre si comportano da privilegiati, indifferenti alle sorti del mondo. Dicono di preoccuparsi del diritto, dei diritti dell' uomo, della democrazia, ma quale credito accordar loro, quando li vediamo bloccare il funzionamento di un' alleanza di democrazie interamente votata sia a difendere le democrazie attaccate, sia a promuovere e a rafforzare i valori democratici nelle società in cui tali valori sono fragili o sul nascere? Si ritengono amanti del genere umano ma, stranamente, non hanno mai proferito una parola di rivolta o di compassione per il martirio del Ruanda o del Darfur. Sono ideologi che, pur di fare trionfare le loro idee e i loro pregiudizi, accettano che, oltre ai bosniaci e ai kosovari, periscano le vittime senza numero e senza nome delle guerre dimenticate cui non si possono applicare i loro schemi prefabbricati. Non dico che la Nato sia un' organizzazione perfetta né ideale. Non nego che sicuramente la si debba riformare per renderla ancora più democratica. Ma ricordo le parole di François Mitterrand quando, in piena guerra fredda, osservava che i pacifisti erano a Ovest mentre i missili erano a Est. Parodiandolo appena, mi vien voglia di dire: i teppisti sono nelle piazze, mentre i democratici sono nella Nato.
Il finale é di una banalità e di un semplicismo agghiacciante, che mi fa provare vergogna e disonore per lui e soprattutto per la deriva del Corriere della sera e della sua storia e della sua identità liberale.
(traduzione di Daniela Maggioni) 30.000 25
Levy Bernard Henri

1 commento:

mogol_gr ha detto...

iblackblocsonocomeberlusconimenomaleche.