sabato 11 aprile 2009

l'inferno é ognuno di noi

L'inferno é ognuno di noi
caro compare di sventura chiamata vita
in questa francia lenta e sedentaria
in questa Toulouse dallo sguardo pireneico
in questo vuoto che avanza
nel meriggio prepasquale
e dio ci vuole male

l'inferno rimane dentro
nella noia
nel cafard
tra una pagina di Cioran
e una di Sciascia

Le cafard é l'ennui psychologique ou visceral
come scrive Cioran all'inizio del libro
De la France
scritto nel 1941
tu si sceccu nnummaru unu

L'inferno avanza
in ognuno di noi
senza confini
senza bambini
senza ddei corvini

e musiche e musichette e voci
concilianti
ricoprenti

e nulla più

In un paese e in una città
dove se fai un ritratto
ti danno uno sfratto
e vai a fare in culo
come un canguro

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