mercoledì 11 marzo 2009

cabine telefoniche e difensori civici fanatici paraleghisti

Ieri sera ero a Venezia e come al solito mi scontravo con le cabine telefoniche che non accettano temporaneamente monete e sbattevo, come si conviene a uno che non ha un telefonino e vive praticamente per strada, nel senso ampio del termine, cioe' che vive e cerca di valorizzare attivamente i servizi pubblici, come le cabine telefoniche, mi era successa una cosa del genere a Bologna, un vecchio una volta e una volta un giovane che passava in macchina, che mi rimproverassero perche' sbattevo la cornetta sulla cabina malfunzionante, lungi da me volermi giustificare, secondo me e' sbagliato sbattere la cornetta e danneggiare il telefono ulteriormente, o provare a farlo (quasi sempre e' uno sfogo che non danneggia piu' di quanto non sia gia'), allora un giovane di belle speranza che passava con la sua morosa mi segnale che non e' giusto, mi dice qualcosa per rompere la serenita' del mio sfogo, insomma, per rompere i coglioni e per fare il poliziotto non pagato! Io rispondoa tono, dicendo che lui probabilmente ha un telefonino e non usa mai o quasi mai le cabine, che se lo facesse almeno una volta al giorno o anche una volta a settimana, e sapesse che in Italia tre cabine su cinque sono malfunzionanti e a volte ti si bevono i soldi senza colpo ferir, allora non farebbe il figo difensore dei beni pubblici, a un certo punto se ne e' uscito con tono minaccioso con la storia del "Tu non vieni a rompere le cabine telefoniche a casa mia (o nella mia citta')", io, sinceramente, ho risposto con un certo tono, di incazzatura se non di sfida, perche' gia' mi ero fatto centinaia di metri lungo le calli di Venezia perche' la prima cabina che avevo trovato aveva l'entrata delle monete bloccata e ora le due che avevo trovato, una non accettava momentaneamente monete, e un'altra era silenziosa (poi ho scoperto che forse dipendeva dal telefonino del destinatario questo, comunque...tant'è!)

Allora ci siamo messi ad alzare la voce e lui ha concluso, mentre io mi giravo per andarmene, dicendo "Cammina va", e io le ho detto la stessa cosa, lui ha detto "Testa di cazzo" e io, senza girarmi, gli ho rispedito indietro il "Testa di cazzo", al che ha provato a provocarmi dicendomi "Vieni a dirmelo da vicino" e cose cosi, modello duello ottocentesco e cose cosi...

Poi ne ho aprlato con D., la mia amica che abita a Venezia e che mi sta ospitando, e lei mi ha detto che qui a Venezia sono incazzati con i turisti e con le politiche che avvantaggiano i turisti e hanno sviluppato una sindrome del Panda, e cioe' la sensazione di essere in via di estinzione, i veneziani, e che i forestieri li fanno sentire ancor piu' minacciati, pero', come insegna il libro di Etienne della Boetie, La servitu' volontaria, questi gradassi con la sindrome del Panda, se la prendono sempre con chi fa esplodere le questioni, non con chi innesca la miccia (le politiche turistiche...) e neanche tanto esplodere, in ogni caso D. mi ha detto che per carnevale c'era un carro di veneziani travestiti da Indiani d'America, per dirne una a proposito della sindrome del Panda, e io le ho fatto notare che il Sindaco di Venezia (Cacciari), insieme a Cofferati (sindaco di Bologna) e a Chiamparino (sindaco di Torino), vogliono costituire la cordata dei sindaci del Nord, anche se El Pais, in un articolo di dieci giorni fa circa, parlava di sinistra estinta in Italia e citava proprio i casi di Cofferati e Chiamparino come esempi di sindaci di sinistra non troppo velatamente leghisti...Forse in Italia non si puo' dire ad alta voce, gli anarchici lo dicono, si, nfatti agli anarchici li arrestano (anche o soprattuttoper questo?), vedi i 19 indagati per 270 bis di Firenze, tutti anarchici, tutti senza peli sulla lingua...ne' sulla carta....Venezia ti aspetta, con i suoi fili di seta (e di telefono che non funziona), per avvolgerti nella sua maschera ( o trappola?) di serenita' (la serenissima) e di mistero, ora pro nobis!

Nessun commento: