sabato 28 marzo 2009

xenofobia pura in trnitali ma non da parte dei controllori ma dei viaggiatori

Sarebe bello raccontare gli incontri e i discors interesanti fatti lungo la tratta Nizza Ventimiglia l'altro ieri mattina, e anche tra Ventimiglia a Genova, a parte che i controllori non sono apssati, e questo va bene, i controllori sono umani, e si sono rotti i coglioni di rompersi i coglioni con le falsita' e i soprusi dei vertici di Trenitalia, qualcuno ancora prova a sostenere la sceneggiata, impuntandosi se non hai il biglietto e imponendoti di pagare 50 euro in piu' o di scendere, ma sono pochi, molti di piu' sono in Francia, ma li sono disumani, nel senso che, a differenza degli italiani, dove, occorre ricordare, ci sono piu' situazioni visibilmente catastrofiche sui treni (ma anche in Francia, se si guarda dietro il velo dell'ipocrisia e della faccita la catastrofe incombe eccome), ecco, i controllori non sono un problema, almeno in questo caso, perche', come diceva il quarantenne napoletano che gode a viaggiare senza biglietto e a "incontrarsi" col controllore per spiegare le sue ragioni (in Francia non puo' avvenire, perche' sono disumani, come dicevamo prima), ecco, quello che è successo su quei treni l'altro giorno, è molto incoraggiante, la testimonianza del napoletano quarantenne professionista (non e' un barbone o uno squatter o un viaggiatore fricchettone come me, è molto incoraggiante, poi pero'...Poi pero'....Si arriva in Italy....E i controllori non passano, se non hai il biglietto tutto a posto, se passa (come ieri mattina da Piacenza a Bologna) e' indulgente, pago il biglietto col minimo e ufficioso sovrapprezzo di cinque euro, e non il massimo e ufficiale cinquanta euro, e io pago, perche' apprezzo l'umanita', ma la disumanita' è in agguato, e non sotto forma di controllori, anzi, c'è chi invoca il controllore per disumanizzare ancora di piuù la già disumana condizione di deportati quotidiani paganti e figli di una civiltà che porta i segni sempre piu' evidenti di quello che è in nuce: rovina e macello, catastrofe del cuore e del cervello, si veda un piccolo librettino di Enzo Bianchi a questo proposito che volevo prendere alla libreria Karma di zanchetta di Lucca e magari lo prenderò prossimamente, il sottottitolo e': la rovina non è nell'etnia, ma nella nostra stessa civiltà, o qualcosa del genere...

Allora stavamo dicendo ieri mattina...Pur essendo agghiacciante la sensazione di trovarsi lì ad assistere inemr, bisogna raccontare ed elaborare..

Prima una signora "distinta", insegnate, sessantenne, in pensione, di Salerno, che va a trovare i propri figli a Forli' dove lavorano nella ricerca e nell'Universita' a 1200 euro al mese (non importano questi dettagli ma sono venuti fuori dal discorso e in seguito potrebbero tornare utili), la signora guarda me ed E., una studentessa di genova, ci guarda incuriosita mentre parliamo di Roberto Saviano e di quello che il procuratore Antimafia Ingroia ha detto di lui, e cioè che Saviano rischia di diventare un "professionista dell'antimafia", espressione cara a Sciascia che metteva in guardia da un fenomeno ormai dilagato alla grande da don Ciotti a Saviano passando per Lumia e per tanti altri...Io dicevo alla ragazza che ero d'accordo con Ingroia e che la situazione è parecchio degenerata, io lo dicevo già due anni fa, e mi meraviglio che alcuni miei amici lucidi abbiano letto pezzi dello stravenduto Gomorra e non accettino o non avvertano questo rischio...Io che l'ho visto stampato e venduto gia' in Francia, Portogallo e Spagna, il libro di Saviano, Gomorra, posso testimonaire, ma questo non c'entra, se un libro è bello (e magari il libro è bello, anche se adesso è uscito fuori un giornalista di un giornale di Napoli che denuncia Saviano per plagio)va bene che venda, anche se E. diceva che è un sintomo di mercificazione, come "pizza e mandolino", è un immagine a cui non avevo pensato, ma effettivamente Gomorra può essere visto cosi: "pizza e mandolino in salsa antimafiosa". Ma guardat il seguito: la signora fa l'interessata ai nostri discorsi, e butta un occhio a noi e un occhio al suo Corriere della sera, poi subdolamente si intrufola e comincia ad attaccare con la solfa del voto, e che se non voti non partecipi e lasci fare agli altri, parla con E., io vorrei evitare di immischiarmi, fiuto i luoghi comuni beceri e schifosamente borghesi (con tutto il rispetto per la cultura borghese) ma a un certo punto non resisto, dopo che lei cerca di fare una specie di ramanzina a E. anche se E. si difende, lei incalza, poi si passa a parlare di nucleare, E. studia chimica e ne sa qualcosa, la signora è sempre su posizioni perbeniste e repressive, quando dice che bisogna impegnarsi ma non con la violenza, le faccio notare che una settimana fa la polizia a Roma ha caricato gli studenti alla Sapienza perchè stavano iniziando un corteo non autorizzato, la signora dice che bisogna fare la rivoluzione culturale, e che comunque il corteo, se non è autorizzato, va punito, anche con le manganellate, stessa cosa dice dei lavavetri arrestati per legge a Firenze, che lei è, se non d'accordo, quasi...Ma ecco l'esempio pratico, passano due ragazzi che lasciano i bigliettini e chiedono soldi, il terzo....Continua nel prossimo post

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